Il Barocco

L’opera del Marino esprime pienamente la mentalità barocca: fine della poesia e dell’arte in generale è quello di creare una cultura spettacolare. Meraviglia,
novità, culto per l’immagine sono alcuni concetti chiave che connotano il periodo e la produzione di Marino.
Vi sembra che la cultura dello spettacolo possa essere una caratteristica anche della nostra società? In quali ambiti essa si esprime? Quali sono a vostro avviso le affinità tra l’età barocca e quella contemporanea? E le differenze?
Nel Seicento l’arte rinascimentale entra in crisi a causa delle discussioni della fine del Cinquecento sui generi letterari e sulla natura intrinseca della poesia.
Dal 1610 al 1690, per quasi tutto il secolo quindi, lo stile dominante è il Barocco, caratterizzato da una indubitabile tendenza alla grandiosità ed al virtuosismo delle forme, mediante la produzione di effetti che potremmo definire sorprendenti.
Ci sono due ipotesi riguardo all’etimologia del termine barocco.
Secondo la prima la parola deriverebbe dal termine portoghese “barocco” che
significa “perla dalla forma irregolare, strana, anomala”, richiamando così l’idea di uno stile irregolare, poco armonico, tendente all’eccesso.
La seconda ipotesi invece rimanda ad un termine del latino medioevale presente della filosofia scolastica, “baroco”, che indica un sillogismo complesso e cavilloso. In questa accezione abbiamo l’idea è la suggestione che il barocco sia un’arma per dipanare le matasse di una realtà, per così dire, labirintica, per riuscire a capire meglio ed in profondità il meccanismo che muove il cosmo.
La visione barocca del mondo in campo letterario si manifesta come una sorta di estetica anticlassicistica ed in una poetica di metafore.
In Italia, come in Spagna, prevale una netta tendenza verso il rinnovamento.
Il Seicento appare, ai nostri occhi, un secolo più libero, più volto verso le
trasformazioni e le innovazioni. Le due parole chiavi del Barocco sono “acutezza” ed “ingegno”; dove per acutezza si intende la continua ricerca di rapporti inaspettati e sottili, l’accostamento di realtà non sempre in armonia tra di loro, l’utilizzo continuo di esagerazioni, enigmi e paradossi, e dove per ingegno si intende un’intelligenza pronta, provocatoria e capace di creare concetti inaspettati ed inusuali.
In questo contesto si inserisce l’opera del più importante poeta della lirica barocca italiana: Giambattista Marino.
Le sue opere ebbero grande successo tra i contemporanei e fu imitato da molti poeti.
Lo scopo della sua lirica è definito da Marino stesso come una ricerca continua ed incessante di meraviglia e stupore. Questo è il vero fine che deve perseguire il poeta: destare meraviglia nel lettore, utilizzando con superba maestria tutti gli artifici retorici di cui dispone (analogie, antitesi, bisticci e soprattutto metafore).
I temi prediletti dalla sua lirica, e da quella barocca in generale, sono l’amore, con insistenza sulla sensualità fisica femminile, la riflessione sulla fugacità del tempo e conseguentemente sulla morte, e la rappresentazione fantastica della natura.
La lirica di Marino ricerca motivi ed immagini inusuali. Le immagini della tradizione vengono completamente reinventate ed arricchite di elementi sorprendenti e sempre nuovi.
Si tratta di una rottura con il passato, in un momento di crisi esistenziale del singolo individuo e della società intera, di caduta di tutte le certezze fino a quel momento perseguite; crisi dovuta al cambiamento della posizione dell’uomo nel mondo, non più al centro dell’universo, a causa delle scoperte scientifiche di Galileo,Newton e Keplero.
Se è vero che i canoni estetici e di pensiero sono ciclici, allora possiamo
tranquillamente dire che la nostra epoca è senza ombra di dubbio barocca.
Internet è barocco, con le sue centinaia e migliaia di pagine e di link che si
aggrovigliano in una foresta intricata di informazioni.
Saltiamo da un sito ad un altro, navighiamo incessantemente verso un sapere che inrealtà è pura e semplice illusione, rimanendo ancorati alla sua ricerca.
L’ attualità può essere paragonata ad una natura morta che ogni giorno viene
ricomposta in modo diverso.
Al posto di fiori e frutta abbiamo notizie che durano il tempo di un battito di ali di farfalla.
Sul tablet, sul computer e sul cellulare abbiamo uno schermo pieno di icone, un
quadro che colpisce la nostra vista, come le opere d’arte barocche. E se ne manca una ce ne accorgiamo subito e ne sentiamo la mancanza.
Tutto il nostro mondo è una sorta di opera barocca.
Il culto per l’immagine, per l’effimero, il voler stupire ad ogni costo, il desiderio di suscitare meraviglia, sono caratteristiche comuni alla nostra epoca come a quella barocca. Basti pensare a tutti i social media a cui siamo iscritti e di cui ci serviamo quotidianamente.
Nel nostro universo, ormai globalizzato e multietnico, la libertà è l’ideale ultimo ed imprescindibile.
Ma lo smarrimento che proviamo di fronte alle notizie ed alle sollecitazioni che ci bersagliano costantemente è grande, infinito, soverchiante.
Nulla e’ definito, tutto è in divenire, una nuova e misteriosa epoca ci avvolge e ci sovrasta così come accadde nel Seicento barocco agli uomini, ai poeti, agli artisti, ai letterati ed all’intero genere umano, dopo le rassicuranti certezze rinascimentali.
Ma in quell’epoca si affacciava all’orizzonte anche la soluzione all’incertezza ed allo smarrimento secolare, una sorta di reazione alla crisi dell’uomo e della sua identità: il neoclassicismo.
Ai nostri giorni invece regna l’incertezza e lo smarrimento più totali.
Ma se è vero, come abbiamo appena detto, che l’ intera esistenza umana è ciclica e che tutto ciclicamente ritorna, incessantemente, allora possiamo aspettarci un nuovo neoclassicismo, un ritorno ad una sorta di età dell’oro in cui l’uomo riacquisti le sue certezze e sicurezze.

Cristina Lanza 4 LL

Quali sono gli interessi del Leopardi?

ciao ragazzi!

Alcuni di noi in questi giorni hanno girato ogni classe della scuola per distribuire dei sondaggi riguardanti gli interessi degli studenti. I risultati sono molto chiari e dicono che gli argomenti preferiti dai ragazzi sono il calcio, i gossip e la musica. Quindi inizieremo ad interessarci proprio di questi argomenti.  Inoltre, all’interno di questo blog troverete presto anche un romanzo a puntate.

Speriamo di essere il più coinvolgenti possibile per non deludere nessuno e parlare degli argomenti che più preferite .

Martina Ferrara

Morte Davide Astori

Domenica 4 Marzo il mondo del calcio si è fermato, colpito da una tragedia: il trentunenne capitano della Fiorentina, Davide Astori, è morto nella notte a causa di un arresto cardiaco.
Appena la notizia è stata divulgata, la Lega della Serie A ha deciso di sospendere tutte le partite in programma per la giornata di Domenica, in segno di rispetto per questo grave lutto. Nonostante la ovvia delusione dei tifosi, soprattutto degli ottantamila possessori del biglietto per l’attesissimo derby Milan-Inter, non si può non condividere questa decisione.
La notizia di questa morte improvvisa ha lasciato sconcerto, perchè non ci si può adattare all’idea che un uomo giovane e apparentemente in salute possa perdere la vita così da un momento all’altro. L’ipotesi più plausibile sulla causa della sua morte è che si sia trattato di un difetto genetico che ha portato a un malfunzionamento del cuore.
Sul web e sui social sono arrivate tantissime manifestazioni di affetto da parte di amici e tifosi verso Davide, che ha dimostrato di essere un campione non solo in campo, ma anche nella vita.

Federico Padovano

Ciao a tutti

Benvenuti ragazzi.

Questo primo articolo vuole darvi il benvenuto al nuovo blog della vostra scuola. Siete tutti liberi e cordialmente invitati a parteciparvi anche se la pubblicazione dei vostri post dovrà necessariamente avvenire dopo l’approvazione dei contenuti da parte di un comitato di saggi. Vi aspettiamo numerosi e confidiamo che voi usiate questo strumento attivamente e in maniera costruttiva.

A presto

La direzione del giorna-blog.