40 giorni nel Pacifico

Oggi vi racconterò la storia di una velista americana, Tami Oldham Ashcraft.

Nel 1983 Tami, velista professionista, all’età di 23 anni, ricevette l’incarico di portare una barca a vela da Tahiti a San Diego; accettò e partì insieme al suo fidanzato, Richard Sharp, esperto velista.

Dopo un mese di navigazione, i due ragazzi si ritrovarono nella rotta dell’uragano Raymod, di categoria 4. Essendo la situazione molto pericolosa, Richard decise di mandare sottocoperta Tami e di continuare a timonare lui. Ma, dopo pochi minuti, la barca si ribaltò e Tami perse i sensi.

Riprese conoscenza solo il giorno dopo, con la certezza che la barca era stata danneggiata e che il suo fidanzato non era più con lei ma disperso nelle acque del Pacifico.

Dopo un primo momento di smarrimento, si rimboccò le maniche e con le poche forze che le rimanevano creò una vela improvvisata e una pompa per drenare l’acqua dalla cabina.

Consapevole che con i pochi mezzi a disposizione, una mappa, un orologio ed un sestante, non poteva arrivare a San Diego, si avvicinò alla rotta per le Hawaii.

Riuscì a sopravvivere per 41 giorni, quando si fece notare da una nave di passaggio e venne tratta in salvo, raggiungendo così l’isola di Hilo nelle Hawaii.

Dopo essere tornata sulla terra ferma, Tami cercò di recuperare il suo stato di salute: un trauma cranico, molte ferite che non la faranno leggere per sei anni.

Oltre alle ferite fisiche, deve guarire anche dallo stress post traumatico dovuto anche alla perdita di Richard.

Deciderà di tornare in mare subito, perché lo considera parte del suo processo di guarigione oltre che la sua più grande passione.

Infatti prenderà parte ad un viaggio di sei mesi alle Fiji, come membro dell’equipaggio.

Nel 1998, dopo 15 anni, ha trovato la forza di scrivere e raccontare la sua storia in un libro autobiografico “Red sky in the morning” in italiano “Resta con me”. Nel 2018, dopo il grande successo del libro, è stato girato anche un film, “Alla deriva”.

Dopo aver superato il trauma della perdita di Richard, si è sposata e vive sull’isola di San Juan, nello stato di  Washington.

Al collo porterà sempre la collana che le regalò Richard prima di partire, con un ciondolo a forma di sestante, che le ricorda come ha fatto a tornare a casa. Dice che le ha salvato la vita.

VERGNAGHI MARTINA 4’LL